Vivere é un mestiere e come tutti i mestieri necessita applicazione, fatica, tenacia.
sabato 6 dicembre 2008
Autobiografia e identità
Il film conduce lo spettatore nel delicato e toccante terreno della memoria, attraverso la lettura dei diari, delle lettere e delle cartelle cliniche delle case di cura in cui Liseli Marazzi Hoepli trascorse lunghi periodi, prima di morire suicida, quando la figlia aveva solo 7 anni.Attrverso questi testi e elimmagini dei filmati girati dal nonno sin dal 1926, Alina Marazzi scopre sua madre, ne ricostruisce il volto e la celebra ricordandola. Un film sulla nostalgia come sentimento comune, dolce, essenziale e necessario al superamento di una perdita."Il film è la ricostruzione della mia personale ricerca del volto di mia madre, attraverso il montaggio dei filmati girati da mio nonno. Un tentativo di ridarle vita anche solo sullo schermo, un modo per celebrarla ricordandola." (dichiarazione della regista)
Amo il profumo della terra al mattino, le poesie di Cesare Pavese, le rovesciate di Paolo Pulici, i romanzi di Jean Claude Izzo, il sorriso nichilista di Tomas ne L'insostenibile leggerezza dell'essere, Boris Vian che canta Il disertore, Lo straniero di Camus,le coste e le foreste di Bretagna, i silenzi metafisici della domenica,la luce obliqua dei mattini, passeggiare in via Po, a Torino, guardando la Gran Madre, lo sguardo di mio nonno, lo scudetto del 76 vinto dalla mia squadra, il canto delle neve, il Girasole di William Blake, bere un Pernod al Café de Flore ...
Nessun commento:
Posta un commento