Mi preme ricordare il primo disco dei Cure: "Killing an Arab", ispirato a questo breve romanzo intensissimo. "Sono vivo e morto, sono uno straniero". Indimenticabile.
Amo il profumo della terra al mattino, le poesie di Cesare Pavese, le rovesciate di Paolo Pulici, i romanzi di Jean Claude Izzo, il sorriso nichilista di Tomas ne L'insostenibile leggerezza dell'essere, Boris Vian che canta Il disertore, Lo straniero di Camus,le coste e le foreste di Bretagna, i silenzi metafisici della domenica,la luce obliqua dei mattini, passeggiare in via Po, a Torino, guardando la Gran Madre, lo sguardo di mio nonno, lo scudetto del 76 vinto dalla mia squadra, il canto delle neve, il Girasole di William Blake, bere un Pernod al Café de Flore ...
1 commento:
Mi preme ricordare il primo disco dei Cure: "Killing an Arab", ispirato a questo breve romanzo intensissimo. "Sono vivo e morto, sono uno straniero". Indimenticabile.
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