È un momento di passaggio ciclico considerato nell'antichità magico e drammatico: i giorni diventano sempre più corti e bui, fino ad arrivare alla notte più lunga dell'anno. L'oscurità prende il sopravvento sulla luce, la notte è più lunga del giorno. Tutta la natura è come sospesa in questa morte simbolica che attende una resurrezione. Morte della luce, morte del sole come divinità fecondante e portatrice di calore, di vita, di benessere. Il sole cede il posto alla tenebra, per poi rinascere come rigenerato. Le giornate dopo il solstizio divengono sempre un po' più lunghe, e di nuovo il potere del Dio Sole cresce e si manifesta nella sua luce. È una simbologia carica di valenze magiche e propiziatorie centrate sul mito della morte- rinascita.
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3 commenti:
Riassumendo: è natale :-) perchè questo, quello che hai scritto tu, è il natale, no?
Caro Franco,
io non sono cristiano. Quindi festeggio il Solstizio d'inverno ed auguro a tutti gli amici prosperità e bellezza!
Io non so cosa sono, volevo elogiare il paganesimo del tuo post! Io so, sento che c'è qualcosa di magico (congiunzione astrale?) nei solstizi, in particolare quello invernale che tu hai descritto così bene. Rinasce la luce, si allungano le giornate, rinasce la vita. I cristiani dicono che rinasce Gesù, tutto lì. Cambiano i simboli e le immagini, ma il concetto è quello in fondo. E il cielo sa di come abbiamo un po' tuti bsogno di rinascere/ricominciare. Ciao
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