lunedì 1 dicembre 2008


Franco Vaccaneo, che ha condiviso con Nuto-Pinolo Scaglione il ruolo di guida sapiente agli spazi immaginativi dello scrittore, prendendone poi il testimone alla sua morte, ci propone un sintetico viaggio tra biografico e interpretativo, ricco di testimonianze inedite, lungo i tre principali riferimenti figurali dell'opera, la città, il mare, e infine la collina.Francesca Lagomarsini approfondisce i termini del dominio mitico all'interno del paesaggio collinare, simboleggiato nel grido umano-animale che rompe il silenzio.Pierpaolo Pracca evidenzia con molta acutezza, al centro dell'universo collinare, l'incombenza estatica del meriggio, che sospende lo spazio-tempo e apre all'irruzione del mitico-divino, declinato poi attraverso le tematiche della nudità, della blackness, dell'imbestiamento.Ma, insomma, un fatto è certo: è la collina ad assumere un rilievo primario, con tutte le altre figure pregnanti che trascina, la vigna, il bosco, il sentiero, la riva.Dalla introduzione di Elio Gioanola.
Il volume è illustrato dagli esemplari più originali del Mail Art Project promosso dalla Fondazione Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo, per il centenario della nascita, dal titolo "Cesare Pavese: the hills and the sun".

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